il festival
festival '700
Il Festival Internazionale del ‘700 Musicale Napoletano
Viene fondato nel 1999 dal Maestro Enzo Amato. È un evento annuale non a scopo di lucro promosso dalla Associazione Domenico Scarlatti. Il Festival è un susseguirsi di concerti, percorsi guidati, letture interpretate da attori dai libri dei viaggiatori del passato protagonisti del Grand Tour, enogastronomia focalizzata sui prodotti tipici regionali campani e si conclude con il Premio Salvatore Di Giacomo dedicato a tutte le figure che si sono distinte per la loro opera di ricerca, divulgazione e valorizzazione della Scuola Musicale Napoletana del Settecento e del suo repertorio.
Il Festival Internazionale del ‘700 Musicale Napoletano è un percorso nella memoria che pone al centro dell’attenzione il fruitore, vuoi turista o indigeno, comunicandogli la consapevolezza di trovarsi in luoghi di straordinaria bellezza, impregnate di cultura, musica, arte e storia e che proietta gli stessi in un nuovo modo di vedere e programmare il futuro. Gli eventi, che si svolgeranno a Napoli già meta di visitatori di ieri e di oggi e dovranno qualificare la permanenza degli stessi sviluppando un moderno modello di ospitalità turistica che invogli le persone a ritornare e a diffondere una immagine positiva della Città. Il Festival è rivolto ad un pubblico sia nazionale che internazionale, turisti che affascinati dalla cultura napoletana, dalla splendida e soavi note della nostra musica, seguono con interesse questo evento straordinario.
Al Festival, non sfugge celebrare quei musicisti come Giovanni Paisiello, Niccolò Piccinni, Niccolò Jommelli che aderirono alla Massoneria infatti, Fin dalle origini della massoneria moderna, i lavori massonici erano accompagnati da canti intonati dai membri. Le melodie antiche venivano spesso abbinate a testi di contenuto massonico, creando un'atmosfera rituale durante le cerimonie. Compositori come Francesco Geminiani, che ha avuto un ruolo significativo nella diffusione della Massoneria in Italia, e Niccolò Piccinni hanno scritto opere che riflettevano i valori e i simboli massonici. Anche Mozart, pur non essendo napoletano, ha influenzato la musica massonica con opere come "Il Flauto Magico", che presenta forti elementi simbolici legati alla Massoneria. Durante il Settecento, le logge massoniche commissionavano opere a compositori famosi per essere eseguite in concerto. Questo includeva sia musica strumentale che vocale, contribuendo a creare una tradizione musicale associata ai riti massonici.